
Mio padre ha sempre voluto questo per me.
Che la mia vita si svolgesse all’interno delle mura della cucina che è stata di mia madre prima di me e che ora è mia.
Da quando ho preso coscienza di ciò, ho cercato di rispettare la volontà dei miei genitori, avendo cura di questo ristorante, mettendo tutta me stessa in cucina e con la consapevolezza del sacrificio che richiede.
Alla fine credo che la mia identità e quella dei miei piatti coincidano, assaggiarli vuol dire conoscermi.